La ricotta fa ingrassare? E’ un alimento fresco, leggero dall’odore caratteristico e delicato. Ciò nonostante non può essere considerato un alimento ipocalorico, tanto che alcuni nostri lettori ci hanno chiesto se la ricotta ingrassa e se è consigliata per la dieta. Per dare una risposta valida a questi dubbi legittimi, è opportuno analizzarne i valori nutrizionali.
Per perdere peso e dimagrire velocemente è necessario impegnarsi a fondo con l’alimentazione ed evitare tutti quegli alimenti contenenti acidi grassi saturi e ricalibrare l’apporto calorico giornaliero. I latticini possono rientrare in un’alimentazione “controllata” a patto che si tratti di formaggi magri.
Un discorso a parte merita la ricotta, un tipo di formaggio che non può essere classificato come grasso, ma neanche può essere definito magro. La domanda fatta dai nostri lettori è lecita: la ricotta fa ingrassare?
Tabella dei contenuti
Com’è fatta la ricotta
Per ricotta si intendono quei prodotti sia freschi che stagionati derivanti dalla lavorazione del siero del latte. Si tratta di un alimento che non deriva quindi direttamente dal latte, per cui viene classificato come latticino e non come formaggio. Il suo nome è dovuto al fatto che la ricotta va cotta due volte: una volta durante il riscaldamento del latte per produrre il formaggio, la seconda volta durante il riscaldamento del siero per la produzione della ricotta.
Ricotta valori nutrizionali
Energia | 150 kcal |
Carboidrati | 3,0 |
Proteine | 8,8 |
Grassi | 8 |
Considerazioni sulle calorie
Il primo discorso che va fatto riguarda ovviamente le calorie. Per capire se la ricotta fa ingrassare basta valutare l’apporto energetico: 150 kcal. Sono tante? Sono poche? Si può integrare la ricotta nella dieta?
La risposta a tutte queste domande è: dipende! Dipende da cosa mangi con la ricotta, da quanta ne mangi e da quali sono gli altri alimenti che compongono la tua alimentazione giornaliera. Per fare degli esempi pratici, 100 grammi di ricotta di mucca corrispondono a:
- circa 40 grammi di pasta (144 kcal)
- circa 150 grammi di alici e pesce azzurro (144 kcal)
- circa 40 grammi di parmigiano reggiano (157 kcal)
- circa 1 mela e mezza (142 kcal)
- circa 350 ml di latte parzialmente scremato (147 kcal)
Quindi come puoi vedere la ricotta vaccina è un alimento che dal punto di vista energico si colloca esattamente a metà tra quelli ipocalorici e quelli ipercalorici.
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Composizione nutrizionale
Ovviamente non ci si può basare solo sul conteggio delle calorie. La ricotta viene infatti consigliata perché è un alimento ricco di proteine, ottimo anche per chi fa attività fisica.
Sul totale delle calorie, il 19% dell’apporto è di tipo proteico, il 74% di tipo lipidico, il 7% di tipo glucidico
L’apporto di carboidrati è piuttosto ridotto essendo un derivato del latte. Il 90% degli zuccheri è data dal lattosio, che ha un potere dolcificante abbastanza basso. Questo viene poi idrolizzato nell’intestino dall’enzima lattasi e trasformato in galattosio e glucosio.
I soggetti che hanno perso la produzione di questo enzima possono manifestare i sintomi dell’intolleranza al lattosio: dolori addominali, gonfiore, meteorismo, flatulenza. Per questa ragione la ricotta non è alimento consigliato agli intolleranti al lattosio. Esistono tuttavia anche le ricotte ad alta digeribilità o delattosate.
La parte grassa della ricotta fa ingrassare?
Sicuramente qualche parola in più bisogna spenderla sui grassi della ricotta. Analizzando la composizione lipidica si nota che la ricotta vaccina è composta da:
- 63% acidi grassi saturi;
- 25% acidi grassi monoinsaturi;
- 2,6% acidi grassi polinsaturi.
- 4,2% grassi trans.
Potrebbe sembrare preoccupante il contenuto di grassi saturi, ma c’è da dire che non tutti sono davvero pericolosi per colesterolo e trigliceridi. I prodotti caseari sono ricchi di acidi grassi saturi a catena corta, come l’acido butirrico. Sono gli stessi che produce la nostra flora intestinale e che favoriscono la regolazione di insulina nel pancreas e tengono bassa la glicemia.
Inoltre il grasso del latte contiene acidi grassi essenziali come l’acido linoleico (omega 6) e l’acido alfa-linoleico (omega 3) tanto preziosi per la salute del nostro sistema cardiovascolare.
La ricotta aumenta il colesterolo?
Avendo parlato di grassi, bisogna fare un riferimento anche al colesterolo. In base ai consumi nazionali riportati dal Sole24Ore con Assolatte, i prodotti caseari apportano solo il 10% del colesterolo massimo giornaliero. Per questa ragione la ricotta, consumata nelle giuste quantità non viene considerata rilevante ai fini dell’aumento del colesterolo.
Sali minerali
Sodio | 78 |
Potassio | 119 |
Ferro | 0,4 |
Calcio | 29,5 |
Fosforo | 237 |
Magnesio | 17 |
Zinco | 0,5 |
Selenio | 3,9 |
Conclusioni
Non è certamente un alimento ipocalorico, ma la ricotta non fa ingrassare se consumata nelle giuste quantità. A causa dell’industrializzazione anche dei prodotti caseari, anche la qualità della ricotta negli ultimi decenni è molto scesa. Le più economiche oggi vengono prodotte mischiando il latte e la panna. Per questa ragione non preoccuparti se la ricotta fa ingrassare, proeoccuparti della qualità del prodotto e, se proprio devi mangiarla, almeno mangiala buona!
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Fonti
- Granarolo – Scheda tecnica di prodotto
- J Dairy Res – Detailed fatty acid profile of milk, cheese, ricotta and by products, from cows grazing summer highland pastures. – 2017
- GC/MS-ANOVA – Fatty Acid Profile Changes in Ricotta filled Pastry during Storage – 2017
- Anna Nudda e Giuseppe Pulina – La nutraceutica e i prodotti dell’ovincoltura – Università di Sassari
- Assolatte e IlSole24Ore – Libro bianco sul latte e sui prodotti caseari – 2007
- Roberto Rubino – Conoscere il latte e il formaggio – 2017