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La pasta fa ingrassare? Quante calorie contiene un piatto di pasta? Quali sono i valori nutrizionali?
L’alimento principale che contraddistingue la dieta mediterranea è sicuramente la pasta.
Degustata in bianco, oppure condita con salse, carne, pesce o formaggi, questa portata fornisce al nostro organismo quantità di carboidrati, fibre, grassi e proteine differenti, in base alla tipologia che si consuma.
Ne esistono tantissimi tipi, divisi per composizione d’ingredienti e forma, ognuno con caratteristiche diverse.
Primo piatto spesso escluso dalle diete più ferree, oltre che demonizzato dagli amanti del Fitness.
Ma è davvero così? La pasta fa davvero ingrassare?
Oggi vedremo insieme le reali calorie della pasta e i corrispondenti valori nutrizionali.
Tipologie
Secondo il DPR 187/01 la pasta di semola di grano duro, ovvero quella più spesso consumata, è un prodotto ottenuto tramite la trafilazione, laminazione e l’essiccamento di un impasto a base di semola o semolato di grano duro.
Si tratta di impasti base composti da:
- Semola di grano duro;
- Acqua;
- Sale;
La tipologia poi varia in base alla forma data.
Ma non solo, con l’aggiunta di uova si può avere un’ottima pasta fresca, dalla cottura super veloce. Si può poi aggiungere del ripieno, nel caso di formati farciti come ravioli, tortelli etc…
Ma la pasta a base di semola non è la sola conosciuta e consumata oggi in Italia. Difatti, se varia la base del composto, si possono consumare tipologie di pasta differenti, come:
- Grano saraceno;
- Avena;
- Riso;
- Mais;
- Pasta proteica a base di legumi, come piselli ad esempio;
Tutte ottime alternative, ad esempio, per intolleranti al glutine oppure per coloro che vogliono consumare meno carboidrati, attraverso l’utilizzo di impasti proteici.
Ma non solo, la pasta può anche differenziarsi per la tipologia di lavorazione:
- Pasta di grano integrale: contiene tutte e 3 le parti di grano, quindi crusca germe e l’endosperma;
- Pasta bianca: composta da farina raffinata, per lo più farina di frumento;
Stesso discorso con altri impasti, che possono essere tratti o meno (integrali).
La differenza sta nelle calorie: ad esempio un piatto di spaghetti di grano integrale contiene 174 kcal, mentre altrettanta quantità di pasta bianca ne contiene 220-230.
Calorie
Abbiamo iniziato col citare la tipologia di pasta base maggiormente consumata dagli italiani.
Abbiamo visto che gli ingredienti sono pressoché gli stessi e quindi, trattandosi di basi standard per la produzione della pasta, quali: semola o semolati, acqua, uovo e ripieno nel caso di pasta fresca, e ovviamente sale che non deve superare mai il 4% sul prodotto secco, va da sé che si tratta di calorie piuttosto uniformi.
Questo vuol dire che, almeno per quanto riguarda la classica tipologia di pasta acquistata nei supermercati, il conto calorico è più o meno il medesimo, con variazioni inferiori del 5% in base al formato ed alla categoria di pasta corrispondente.
In sostanza, il conto non è così complicato come sembra: si parla di circa 360 kcal per 100 grammi di pasta secca industriale.
Poi, ovviamente, i condimenti aggiunti faranno la differenza.
Ma quindi la pasta fa ingrassare?
In realtà, la pasta è perfettamente compatibile con qualsiasi regime alimentare, purché sia gestita adeguatamente nelle quantità e nel condimento.
Può essere un piatto unico, se condito con proteine e verdure.
Come, ad esempio:
- Pasta fredda con tonno, mozzarella e pomodorini;
- Pasta al pesto di rucola e scaglie di parmigiano;
- Pasta al sugo con formaggio magro a dadini;
- Pasta con zucchine, formaggio spalmabile e gamberetti;
- Pasta fresca, ripiena di ricotta e spinaci;
Insomma, come in tutte le cose, l’importante è porre la massima attenzione alle dosi e agli ingredienti utilizzati.
La quantità consigliata è sempre intorno ai 75 grammi. In caso di pasta fresca, proprio per l’aggiunta di uovo e acqua, si arriva sino ai 100-130 grammi per porzione.
La pasta non fa ingrassare, ma la alte dosi sommate a condimenti grassi sicuramente sì!
Il trucco?
Regolare le quantità, ma soprattutto i condimenti.
Ecco qualche consiglio:
- Evitare accostamenti di uova e formaggi;
- Evitare di aggiungere formaggi grassi;
- Preferire formaggi spalmabili per creare cremosità, piuttosto che panna o similari;
- Aggiungere verdure cotte sulla piastra, mai soffritte;
- Evitare l’utilizzo di sughi o pesti pronti, in quanto ricchi di olio e grassi superflui;
- Utilizzare il parmigiano con cautela, in quanto fonte grassa, oltre che proteica;
- Optare per fonti proteiche magre: tonno ben sgocciolato, gamberetti, prosciutto cotto magro a dadini, etc…;
- Evitare di ripassare la pasta in padella con olio, ma preferirne un filo a crudo;
Valori nutrizionali
Allora, se si parte dal presupposto che un piatto, quindi una porzione di circa 60-70 grammi di pasta, contiene non più di 180-200 kcal, il conto nutrizionale è così ripartito:
- 35,5 gr di carboidrati;
- 2,1 gr di fibre;
- 0,6-0,8 gr di zuccheri;
- 6,7 gr di proteine;
- 8,1 mg di calcio;
Bisogna poi considerare cosa viene aggiunto successivamente al piatto:
- Carne;
- Pesce;
- Formaggi;
- Olio;
Insomma i valori nutrizionali variano di molto alla fine, così come le calorie che posso arrivano sino a 600 in base alla tipologia e alla quantità degli ingredienti selezionati.