Il cortisolo è l’ormone dello stress perché la sua concentrazione aumenta ogni volta che ci troviamo ad affrontare situazioni difficili non solo dal punto di vista psicologico ma anche fisico. Ecco cosa succede nel nostro organismo quando veniamo sollecitati da condizioni esterne stressanti.
L’ormone dello stress, il cortisolo, è una sostanza che nel nostro organismo aumenta quando dobbiamo affrontare dei momenti più o meno lunghi di:
- stress fisici, come allenamenti intensi, gare, infortuni, lavori manuali;
- stress psicologici, come paura, ansia, tristezza;
- stress metabolici, come cattiva alimentazione, stile di vita irregolare, digiuno;
- cure a base di alcuni farmaci;
- reazioni allergiche.
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Che cos’è l’ormone dello stress?
Il termine stress risulta piuttosto generico ed indica una condizione che va a stravolgere per qualche ragione i ritmi e l’equilibrio di una persona. Tutti questi stimoli, definiti stressor, causano una reazione del nostro corpo che rilascia dei mediatori chimici. Tra queste, ad esempio, citiamo le catecolamine che incrementano il numero di battiti e la pressione sanguigna.
L’ormone dello stress, il cortisolo, rientra all’interno di questo meccanismo di risposta dell’organismo alle situazioni esterne che perturbano un naturale equilibrio. Queste sostanze vengono rilasciate per mettere in atto quella che è stata definita allostasi, cioè una reazione del corpo che, per far fronte ad una perturbazione, cerca di mantenere l’omeostasi.
Perché è così importante l’ormone dello stress
Su internet si leggono tanti articoli che demonizzano questo mediatore chimico, come se fosse la causa di tutti i mali. In realtà il cortisolo è un ormone fondamentale per la nostra sopravvivenza. Ci permette di reagire ad una situazione difficile modificando la nostra risposta fisica. Si tratta di una reazione naturale e che si è formata in centinaia di migliaia di anni di sviluppo della nostra specie.
Pensiamo quando ad esempio abbiamo una situazione di pericolo: viene prodotto l’ormone dello stress (cortisolo e catecolamine) da parte del surrene e il nostro corpo cambia. Il cuore inizia a battere più velocemente, la pressione aumenta, le pupille si dilatano, i muscoli sono pronti a scattare: si ha una fase di allerta. In questo modo siamo pronti a reagire alla situazione di pericolo. Se non avessimo questo sistema di difesa naturale, alla prima situazione di difficoltà potremmo essere impreparati e rischiare di non sopravvivere.
A che serve l’ormone dello stress
L’ormone indica un affaticamento psico-fisico in corso se i suoi valori restano alti a lungo. Tuttavia senza il cosiddetto ormone dello stress non potremmo sopravvivere. A cosa serve? Ecco elencate solo alcune delle funzioni di questo importante agente chimico.
- Regola i livelli di glucosio nel sangue: in particolare aumenta la glicemia e favorisce il catabolismo. Questo significa che favorisce quei processi che portano all’utilizzo di grassi, delle proteine dei muscoli e del glicogeno per aumentare la glicemia. Un esempio? L’ormone dello stress è molto attivo nelle prime ore del mattino in seguito al digiuno notturno proprio perché è in riserva energetica.
L’ormone dello stress fa ingrassare?
La sua funzione è in realtà opposta: promuove la lipolisi, ovvero l’utilizzo dei grassi immagazzinati dei depositi adiposi a scopo energetico.
Quindi si potrebbe dire che l’0rmone dello stress fa dimagrire?
Neanche questo è vero perché se il cortisolo resta elevato a lungo si sviluppa insulino-resistenza. Cioè le cellule del tessuto magro sono meno iniziano ad utilizzare meno gli zuccheri che vengono quindi convertiti maggiormente in grassi.
- Azione antinfiammatoria: il cortisolo viene anche chiamato idrocortisone perché non è altro che la forma idrossilata del cortisone. Proprio come il famoso farmaco, anche l’ormone dello stress ha un’azione anti-allergica e anti-infiammatoria.
- Regola l’azione del sistema immunitario: l’ormone dello stress ha un’influenza diretta nell’azione dei globuli bianchi, accelerandone la morte programmata. In questo modo si evitano risposte immunitarie eccessive o malattie autoimmuni.
- Sul sistema circolatorio: l’ormone dello stress tende ad aumentare il tono muscolare delle arterie e regola le concentrazioni di sodio e potassio nell’area della muscolatura cardiaca. In questo modo ne regola indirettamente la contrattilità.
- Sul sistema nervoso centrale: va ad intensificare l’attività elettrica tra neuroni. Infatti quando l’ormone dello stress è alto possono verificarsi frequenti cambiamenti d’umore, difficoltà a concentrarsi, depressione o disturbi del sonno.
Se l’ormone dello stress è alto…
Se questa condizione si protrae troppo a lungo, l’organismo entra in una fase di resistenza in cui il corpo aumenta la produzione di cortisolo (e di altri ormoni surrenalici) che continuano a restare alti cronicamente. Il sistema immunitario si indebolisce, si hanno disturbi dell’appetito e del sonno, si perde massa muscolare.
Se gli stressor continuano ad essere presenti, allora si entra nella fase di esaurimento. I livelli dell’ormone dello stress calano nonostante gli stimoli del sistema nervoso centrale. Si inizia a soffrire di ipoglicemia, possono sorgere nuove allergie, il peso può variare in maniera significativa e si hanno difficoltà a concentrarsi. La motilità intestinale è compromessa, si fa fatica anche a fare attività fisiche poco impegnative e si entra in una fase di affaticamento surrenale.
Quali sono i valori nella norma
Per misurare l’ormone dello stress è necessario un prelievo venoso da fare al mattino. Il valore da controllare è l’ormone ACTH (corticotropina) prodotta dalla corticale del surrene.
- Uomini: tra 7 e 50 pg/mL
- Donne: tra 2 e 49 pg/mL
- Ragazzi: tra 2 e 49 pg/mL
- Bambini: tra 7 e 28 pg/mL.
Fonte
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EUR J. Pharmacol – Central effects of stress hormones in health and disease: understanding the protective and damaging effects of stress and stress mediators – 2009
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Selye, Hans, The Stress of life; McGraw-Hill (1956)