Secondo gli ultimi studi, un’infezione ai denti non curata o sottovalutata potrebbe comportare un rischio per la salute del cuore. A rivelarlo una ricerca pubblicata in Trends in Endocrinology and Metabolism, in cui si sottolineano le relazioni tra le infezioni alla bocca, generalmente di origine batterica, e le patologie al cuore.

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I risultati della ricerca

L’autore della ricerca Thomas Van Dyke del Forsyth Institute sottolinea come le infezioni ai denti debbano essere considerate un problema urgente da risolvere perché comportano un notevole aumento del rischio di patologie al sistema cardiovascolare. E’ fondamentale, da questo punto di vista, tenere sotto controllo il “microbioma” presenti nel cavo orale, cioè la totalità dei microorganismi che coesistono.

Le più comune infezioni al cavo orale sono carie, gengiviti e parodontiti, che sono delle infiammazioni croniche che possono portare lentamente ma costantemente a distruggere le strutture di supporto dei denti. Prove epidemiologiche significative rivelano un’associazione tra le infezioni ai denti, in particolare le parodontiti, e l’infarto, soprattutto nei soggetti di sesso maschile e di età più giovane.

Generalmente i problemi al cavo orale sono più frequenti nei soggetti con disturbi alimentari, diabete di tipo due o insulino resistenza. I soggetti che soffrono di questi disturbi presentano un maggiore rischio correlato di patologie e infiammazioni ai denti o alle gengive.

L’importanza della prevenzione

Le infiammazioni rivestono un ruolo determinante sia nelle infezioni ai denti che alle parodontiti e alle patologie cardiovascolari. Molto spesso vengono curati questi problemi con farmaci anti-infiammatori non steroidei come l’ibuprofene, che tra le controindicazioni ha proprio un aumento del rischio di patologie cardiovascolari.

Per questa ragione è importante considerare delle terapie alternative. La prima di queste è sicuramente la prevenzione: lavarsi i denti dopo ogni pasto resta il modo migliore per evitare tutti questi fastidiosi (e costosi) problemi. Viene consigliata inoltre una visita annuale dal dentista per verificare che non ci siano infiammazioni o infezioni. Se ancora non hai un tuo studio di fiducia, basta cercare su Google. Che tu abbia bisogno di un dentista ad Olbia, a Milano, a Roma o Palermo, su internet puoi trovare gli studi odontoiatri più vicini casa.

Cure alternative alle infezioni ai denti

Trovano spazio negli ultimi anni alcuni farmaci che vengono utilizzati in realtà per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Si è notato come queste molecole possano aiutare a prevenire sia i problemi al cavo orale che le infiammazioni cardiovascolari. I principi attivi sono la lipoxina e la resolvina. Il vantaggio ulteriore è che prevengono le infiammazioni senza però andare ad interferire con il sistema immunitario.

Gli sviluppi della farmacologia

Secondo gli studiosi, sarà importante per gli studi futuri comparare l’efficacia di queste molecole antinfiammatorie, che produciamo naturalmente, con altri farmaci o sostanze che possano prevenire o addirittura curare le infezioni ai denti e le patologie cardiovascolari collegate.

Ulteriori studi sono in corso per verificare se la relazione tra denti e cuore sia univoca o bilaterale. Cioè sono solo le infezioni ai denti a causare problemi cardiaci o è vero anche il contrario? Si può dire cioè che i problemi al cuore possono causare un aumento del rischio di infiammazioni al cavo orale?

Nel frattempo i ricercatori raccomandano di fare attenzione non solo all’igiene alla salute dei denti, perché in questo modo si riduce anche il rischio di patologie cardiovascolari e altri problemi di salute. Questo perché gengiviti e paradontiti non sono solo una patologia che riguarda i denti e non dovrebbe essere ignorata, visto che rappresenta un rischio concreto per la salute.