Il salmone fa ingrassare?

Molto spesso il salmone viene sottovalutato e scartato in quanto, tra i pesci, è indubbiamente tra i più calorici; in realtà, il salmone, può essere un buon alleato nelle diete. In questa guida cercheremo di capirne meglio il perché. Il salmone è un pesce molto grasso eppure i suoi grassi sono considerati buoni, ovvero sono grassi che appartengono alla categoria dei polinsaturi e degli acidi grassi essenziali ( i cosiddetti grassi buoni ).

Il nostro corpo non è in grado di sintetizzarli ed è questo che li differenzia dalla più pericolosa categoria dei grassi saturi contenuti ad esempio nelle carni rosse, ma anche nel burro. Per questo possiamo dire che il salmone, può essere un buon alleato della nostra ricerca della forma fisica perfetta grazie alle sue proteine magre e ai grassi polinsaturi.

Mangiare il salmone come parte di un pasto bilanciato, riduce al minimo la voglia di mangiare. Occorre solo evitare troppi condimenti, come vedremo dopo. Essendo una buona fonte di Omega 3 ( noto anche con l’indicazione vitamina f ) , smuove soprattutto l’adipe addominale ed ha un’azione riattivante sull’intestino, mentre lo iodio, stimola l’attività della tiroide, accelera il metabolismo e favorisce lo smaltimento dei tessuti adiposi.

E’ perfetto anche come pietanza post-allenamento dato che gli acidi grassi essenziali , contenuti al suo interno, combattono le infiammazioni e possono migliorare il recupero fisico. Quindi possiamo affermare, che in dosi moderate, il salmone aiuta a dimagrire.

Proprietà benefiche del salmone .

Il salmone è un buon alleato per salvaguardare la nostra salute poiché, la combinazione di Omega-3, Selenio e Vitamine A e D, migliora il sistema immunitario riducendo così il rischio di malattie croniche come: complicanze cardiache, diabete e declino cognitivo grazie anche alla vitamina B12.

E’ davvero un toccasana per il cuore in quanto gli acidi grassi polinsaturi, presenti nel salmone, aiutano a migliorare il colesterolo cosiddetto “buono ed il potassio va a bilanciare la pressione sanguigna favorendo così la salute del cuore. La vitamina D, presente in questo pesce, contribuisce alla prevenzione delle malattie autoimmuni, al miglioramento della salute delle ossa e riduce il rischio di osteoporosi e fratture.

Tra gli ultimi benefici, ma non per questo meno importanti, sempre grazie alla vitamina D, il salmone può avere anche effetti antidepressivi e può aiutare a prevenire i tumori.

Valori nutrizionali del salmone.

Bisogna specificare una cosa, prima di affrontare questo argomento, e cioè che il salmone crudo e il salmone affumicato hanno valori e calorie differenti. Questo accade perché le parti scelte per affumicare il salmone sono le più magre e pregiate. Nonostante ciò, la presenza di omega 3 e l’assenza di sodio, rendono più indicato l’uso del salmone fresco, sebbene più calorico, rispetto a quello affumicato.

Etichetta nutrizionale per 100 grammi di salmone fresco non affumicato:

  • calorie 208;
  • grassi 13 g (Acidi grassi saturi 3,1 g, polinsaturi 3,9 g, monoinsaturi 3,8 g);
  • colesterolo 55 mg;
  • carboidrati 0 g;
  • fibra alimentare 0 g;
  • proteine 20 g.

Etichetta nutrizionale per 100 g di salmone affumicato:

  • calorie 117;
  • grassi 4,32 g (acidi grassi saturi 0,93 g, polinsaturi 0,995 grammi , monoinsaturi 2,023 grammi );
  • colesterolo 23 mg;
  • carboidrati 0 g;
  • Fibra alimentare 0 g;
  • Proteine 18,28 g;
  • Sodio 784 mg.

Come possiamo osservare, il salmone affumicato è più leggero, con circa 117 kcal per 100g però presenta un’alta concentrazione di sodio in quanto i filetti, prima di essere affumicati, vengono messi sotto sale e lo assorbono in quantità importanti. Questo aspetto va perciò a minare i buoni risultati di un regime dietetico.

Il salmone, nonostante ciò, grazie alle sue caratteristiche nutrizionali viene comunque indicato nelle diete al pari delle carni bianche!

Qualche ricetta light con il salmone

Salmone alla griglia o al vapore. Una volta cotto, conditelo con una semplice spruzzata di limone. In questo modo resta leggero, digeribile e molto più gustoso in quanto, le fibre interne, non perdono la loro morbidezza e non si deteriorano le proteine

Affettato sottile. Il salmone è ottimo anche in versione sushi, magari abbinato ad un cucchiaio di riso lessato nell’aceto in quanto va a lubrificare le pareti intestinali.

Salmone al forno. Prendete il vostro pezzo di salmone, salatelo e aggiungete olio e limone. Avvolgetolo nella carta da forno e cuocetelo per almeno 10-15 minuti a 180 gradi.

N.B. In ogni modo, prima di cuocerlo, si consiglia di lasciare il salmone a marinare in frigorifero con una salsina di vino bianco, succo di limone, salsa di soia e un battuto di erbe aromatiche a piacere, avendo l’accortezza di girare il filetto di tanto in tanto in modo tale che la carne possa aumentare il suo sapore evitando così di aggiungere altri condimenti.