Negli ultimi mesi sono circolate in rete numerose notizie da blog più o meno autorevoli, secondo cui il latte fa male. Vengono citati studi scientifici che asseriscono che bere latte fa male o addirittura è causa di tumori. C’è chi dice che fa bene alle ossa che invece addirittura che causa l’osteoporosi. Ma cosa c’è di vero?

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Purtroppo con la diffusione di alcune diete, soprattutto a causa dei social network sta dilagando tanta disinformazione. Numerosi prodotti alimentari sani, come appunto il latte, vengono demonizzati senza una reale ragione. In questo articolo cercheremo di dare una spiegazione scientificamente valida a chi si chiede perché il latte fa male o perché fa bene.

Il latte è un alimento naturale?

I sostenitori estremisti delle nuove mode alimentari sostengono che il latte è un prodotto innaturale. Ciò è vero perché l’essere umano è l’unico mammifero a cibarsi di latte anche dopo lo svezzamento. Inoltre il latte vaccino che siamo abituati a bere a colazione al mattino viene prodotto dalla mucca per il suo vitello, non per l’uomo.

La pratica alimentare di bere latte è relativamente giovane considerando l’intera evoluzione della nostra specie. E’ solo negli ultimi 10.000 anni, con l’introduzione dell’agricoltura, che l’uomo ha iniziato a sperimentare diversi cibi per sfuggire alle carestie. Con il passare dei secoli e dei millenni sono state introdotte forme di fermentazione e stagionatura che hanno reso i derivati del latte degli alimenti funzionali per le sue benefiche proprietà sulla flora intestinale.

Ippocrate, medico studioso, più di 2.000 anni fa, scriveva:

Per ognuno il latte della propria specie è di beneficio, ma quello di altre specie è dannoso.

Tuttavia lo stesso Ippocrate consigliava l’uso del siero del latte per la cura di numerose patologie e disfunzioni corporee.

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Clicca per guardare la tabella con i valori nutrizionali

Per avere una lettura scientifica ed oggettiva, eliminiamo ogni pregiudizio ed analizziamone i suoi nutrienti. Nella tabella destra trovi tutti i macro nutrienti e i micronutrienti con la composizione aminoacidica del latte di mucca.

Il lattosio fa male?

Secondo alcuni il latte è nocivo perché il lattosio è una sostanza che non può essere digerita dal nostro corpo. I dati degli studi scientifici (riportati a fondo pagina nelle fonti) rivelano che circaa il 60% della popolazione mondiale è intollerante al lattosio. Una percentuale è molto variabile a seconda dell’etnia. Meno del 20% della popolazione europea soffre di intolleranza, mentre la percentuale sfiora il 100% per i popoli asiatici.

Per digerire il lattosio, uno zucchero presente nel latte, è necessario l’enzima lattasi che scinde il disaccaride lattosio in glucosio e galattosio. Chi è intollerante al lattosio si ritrova questo zucchero nell’intestino molto più a lungo, per cui viene metabolizzato dai microrganismi della flora intestinale. Questo meccanismo inoltre richiama acqua per osmosi. La conseguenza è che si produce gas intestinale e può essere indotta la diarrea.

Questo enzima non viene più prodotto quando smettiamo di bere latte e se dovessimo re-introdurre questo alimento nella nostra dieta non saremmo più in grado di produrlo e quindi di digerire il latte. Tuttavia anche se siamo intolleranti al lattosio, i batteri che lo digeriscono diventano più numerosi per cui siamo in grado di bere il latte nonostante l’intolleranza.

E’ per questo che dicono che il latte fa male? Anche e come risposta possiamo dire che sicuramente può non essere piacevole per chi non riesce a digerirlo, ma non ha alcun effetto tossico o nocivo per l’organismo.

Le proteine del latte

Vengono definite a alto valore biologico (NPU= tra 75 e 78 ) per cui dal punto di vista nutrizionale vengono considerate eccellenti. Tuttavia l’80% delle proteine del latte sono caseine, accusate da alcuni testi come il China Study del dr. Campbell (non considerato scientifico), di favorire lo sviluppo di tumori.

Il latte fa male ed è cancerogeno? Assolutamente no. Poiché le caseine hanno un profilo amminoacidico completo, possono nutrire le cellule da soli senza dover ricorrere ad integrazioni. Lo stesso non si può dire ad esempio sulle proteine dei cereali o dei legumi.

Approfondimenti: i protidi – classificazione delle proteine

Ciò vuol dire che le proteine del latte vanno a nutrire tutti i tipi di cellule comprese le tumorali. Le proteine del frumento invece non hanno la lisina per cui le cellule del tumore non ne vengono nutrite. Basterebbe aggiungere i legumi e tuttavia si avrebbe lo stesso effetto. Ciò che è certo, però, è che privare l’organismo di uno o più tipi di aminoacidi può causare un aumento del rischio di tumore al fegato.

Il latte fa venire il cancro?

E’ una delle bufale più grosse che si legge su internet. Nessun tipo di alimento presente in natura è in grado di provocare il cancro. Ovviamente ci sono delle quantità consigliate, ma in una sana e corretta alimentazione nulla di naturale, come il latte, fa male.

Tumore al colon-retto e vescica

Il latte in realtà ha un effetto protettivo nei confronti del tumore al retto. Questo perché, soprattutto i derivati fermentati del latte come lo yogurt, contengono probiotici. Questi microrganismi presenti nell’intestino prevengono la formazione di cellule tumorali. Inoltre il calcio, di cui il latte è ricco, rallenta la proliferazione cellulare.

Il latte e i tumori alla prostata

E’ della fine degli anni ’90 uno studio di Dean M. Ornish (la fonte è citata a fine articolo) che dimostrò come bere latte vaccino possa causare un aumento addirittura del 30% della percentuale di insorgenza di tumore alla prostata. A causare questo rischio sarebbero le dosi eccessive di calcio presenti nella nostra alimentazione. C’è anche una recente ricerca finlandese che sottolinea il rapporto tra tumore e calcio. Sembra infatti che questo sale minerale inibisca la produzione di vitamina D, contrariamente a quanto si è pensato fino a questo momento.

Il latte causa l’osteoporosi?

Nella concezione comune, si dice l’assunzione giornaliera di latte e latticini sia fondamentale per l’apporto di calcio, utile alla calcificazione e al rafforzamento delle ossa. In realtà uno Karl Michaëlsson del 2014 ha individuato un’alta percentuale di fratture proprio negli individui che sono abituati a consumare latte e derivati tutti i giorni. Inoltre, secondo National Health and Nutrition Examination Survey non si può dimostrare alcun effetto protettivo del latte vaccino contro l’osteoporosi.

La verità qual è? Il latte non causa l’osteoporosi né però si può dire che la prevenga. Questa malattia infatti dipende da tanti fattori e non può essere certamente solo il latte a provocarla. Degli studi effettuati su soggetti anziani hanno dimostrato che la percentuale di fratture resta invariata sia che bevano latte che non lo bevano.

Quanto latte bere al giorno

Non ci sono delle linee guida a livello internazionale che diano delle dosi giornaliere consigliate. In generale viene consigliato anche nei soggetti adulti il consumo di una porzione al giorno di latte, anche se in Italia si è molto più abbondanti con le quantità, permettendo addirittura fino a 3 porzioni al giorno.

Tuttavia negli ultimi anni si è posta molta attenzione sul consumo smodato di latticini e derivati grassi, come formaggi stagionati, che possono causare un aumento di trigliceridi e colesterolo. Meglio preferire i formaggi magri.

Ma allora il latte fa male o fa bene?

Come avrai avuto modo di capire in questa lettura, il latte non fa male e non fa bene. Non ci sono studi scientifici che provino né una valutazione né l’altra. I vari studi si contraddicono per cui non esiste una verità.

E’ vero però che spesso chi rimuove il latte dalla propria dieta si sente meglio. Ciò può essere dovuto ad una leggera intolleranza, oppure ad una difficoltà a digerire le casine, … nella maggior parte dei casi ci si sente meglio semplicemente per un effetto placebo. Ci si convince che il latte fa male e una volta eliminato si sente subito meglio.

Perché non bere latte?

il-latte-fa-maleLa ragione per cui è meglio evitare di bere latte è di carattere morale. Le mucche, proprio come gli esseri umani, sono mammiferi. Producono latte da destinare ai cuccioli. Questo non vuol dire che ne producono in quantità illimitata. Per stimolare una continua produzione di latte, le mucche vengono continuamente inseminate, spesso con metodi artificiali.

Il vitellino che nasce viene strappato alla mamma, con un grave trauma per entrambi. Se maschio viene rinchiuso in una gabbia, senza potersi neanche muovere fino a quando non viene portato al macello. Se è femmina seguirà la sorte della mamma: continuamente in stato di gravidanza per assecondare il desiderio di latte degli umani.

Fonti

  • Fondazione Veronesi – Latte si o no, cosa dice la scienza
  • Sahi T. – Genetics and epidemiology of adult-type hypolactasia. Scand J Gastroenterol Suppl. 1994;202:7-20
  • Abrahamssom L, Hambraeus L. – The protein quality of instant blends for infants and children based on milk or cereals and milk. Am J Clin Nutr. 1977
  • Project Invictus – Il latte fa male
  • Dean M. Ornish et Al – Dietary trial in prostate cancer: Early experience and implications for clinical trial design – 2001 Volume 57, Issue 4, Supplement 1, Pages 200–201
  • Karl Michaëlsson et Al. – Milk intake and risk of mortality and fractures in women and men: cohort studies – 2014